Il documentario
Il distretto dei laghi nel nord Italia rappresenta un patrimonio d’inestimabile bellezza, un’eredità naturale riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Questi specchi d’acqua si rincorrono lungo la cartina geografica, estendendosi in quella fascia tra pianura e montagna che, come una cerniera, unisce le province e rinsalda i confini, definendo l’inimitabile fisionomia delle valli pedemontane.
Ma ogni bacino d’acqua dolce è anche lo scrigno di un patrimonio artistico e culturale che presenta una cifra identitaria inconfondibile, tale da renderlo unico rispetto al distretto plurale che tutto, inevitabilmente, racchiude e riduce.
L’impressione è quella di trovarsi dinnanzi a una curiosa e affascinante “corrente artistica lacustre” che, nelle avvolgenti e profonde acque di lago, trova la sua musa. Qui – tra riverberi e increspature, arte, acqua e spirito – s’intrecciano voci di un dialogo sempiterno che, in filigrana, si avverte nel lavoro di pittori, attori, comici, musicisti e scrittori.
Gli artisti di lago si nutrono della linfa dell’acqua dolce respirandone l’appartenenza di origine: una magia artistica che permea e influenza il personale cammino di ogni ispirazione.
Così, suggellando l’indissolubile legame tra anima e acqua, nasce “Io sono Lago”.
Un film-documentario ideato per celebrare un luogo del cuore, un milieu tutto da (ri)scoprire, carico di suggestioni e traboccante sorprese.
Venti interviste “d’autore” che esplorano opinioni personali e inconsuete visioni. Un viaggio, durato un anno, che si snoda seguendo il ritmo delle onde del lago, alla ricerca di coloro che non fanno mistero di incarnare fino in fondo quel misterioso e tipico stile di vita laghée poi cantato, recitato e quasi incardinato come un gioiello fiammeggiante all’interno delle loro opere.